la ruota del criceto

Se fossimruotacricetoo contenti di ciò che siamo ed abbiamo saremmo felici. Se invece cominciamo a dire che la nostra situazione “non va bene” o che la realtà “non va bene” ecco che comincia l’insoddisfazione…..si crea una tensione tra il desiderio che abbiamo creato e il realizzarlo. Possiamo anche riuscire a soddisfare il desiderio e raggiungere un certo livello di felicità, ma questo avverrà solo se lo raggiungeremo. Fino ad un secondo prima saremo ansiosi, angosciati, impauriti, adirati, per tutti gli ostacoli che si frappongono o paiono frapporsi tra noi ed il desiderio che abbiamo.
Ad uno sguardo superficiale ci parrà che il raggiungimento del nostro desiderio, del nostro risultato, sia la ragione della nostra felicità, ma non è vero.
La felicità è data dalla caduta di tensione che il raggiungimento provoca. Se abbiamo riportato un’ importante vittoria, la pace non è dovuta alla vittoria, ma al fatto di non aver più la tensione di agguantarla. Certo, nei primi momenti vi sarà l’euforia, quella legata sì al raggiungimento, ma successivamente, passato un po’ di tempo, lo stato di contentezza sarà solo dovuto alla (temporanea) mancanza di desiderio. Ma una mente ed un cuore irrequieto, dopo poco tempo cominceranno a cercare un nuovo obiettivo per cui soffrire e lottare, per cui avere ansia e rabbia e ricomincerà la sofferenza per raggiungere il nuovo obiettivo.
Questo modo di procedere è come vivere in tossico dipendenza, senza mai vera pace ed equilibrio. Se non si esce da questa ruota del criceto non si raggiunge mai la felicità, che, lungi dall’essere dovuta a ciò che abbiamo e siamo, dipende solo dalla non contrapposizione di desideri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *