A tutti noi capita di trovarsi a vivere situazioni frustranti come ad esempio la vendita, la relazione con superiori e collaboratori o comunque dove volontà ed aspirazioni degli attori in campo sono contrapposti, riuscire a non scomporsi di fronte ad esse non è affatto semplice e per molti è quasi, o senza quasi, impossibile.
Ma come vanno affrontate queste crisi emozionali?… Quale è il corretto approccio da tenere al loro insorgere? … E soprattutto come vanno superate?
Non di certo ignorandole e neanche contrapponendosi, ogni tentativo di contrapporsi all’emozione negativa, non farà che permanerla nella sua attività con tutta la sua virulenza. Negare un’emozione, come un’ansia, un’irritazione, un disagio, non permetterà di superare la cosa, ma anzi la terrà attiva nei livelli subconsci, rendendo molto difficile il tanto agognato cambiamento.
Quando viviamo una situazione frustrante possono insorgere in noi delle crisi emozionali e questo succede perché entrano in gioco processi mentali e comportamentali automatici che sono stati appresi nel corso della nostra vita, e che ci fanno comportare in modo assai differente da quello che vorremmo e sapremmo fare.
Questi processi mentali sono quasi sempre subconsci, difficili da controllare e dirigere nel senso voluto…
Può accadere anche nella vita coniugale, nei rapporti familiari, con i figli, gli amici, ecc….e l’effetto di questi condizionamenti talvolta può essere frustrante, perché dentro di noi rifiutiamo certi comportamenti ma non riusciamo a bloccarli, a cambiarli e non sappiamo il perché. Perché nonostante li rifiutiamo continuano a manifestarsi?
Nell’approccio di EDA come avrete già letto se avete dato una scorsa alla presentazione, si lavora ad un basso livello dei processi mentali, andando ad “arpionare” proprio questi processi subconsci specificamente responsabili di quei comportamenti che si desidera cambiare…e li si “destruttura” li si “disarticola” con la tecnica specifica di EDA, fino a renderli inconsistenti. L’emozione viene ripercorsa nella sua interezza fino alla sua radicale trasformazione e ciò viene fatto in poche decine di minuti, una volta individuato il nucleo emotivo disturbante che noi definiamo con l’acronimo NED.
Il livello di sollievo e la percezione di cambiamento che si sperimenta dopo la corretta applicazione di EDA è davvero rimarchevole. Se il NED è stato correttamente individuato, si assiste ad un cambiamento del comportamento specifico, radicale e duraturo.