Quello che normalmente sfugge è che la persona che soffre “crede” che ci sia una cosa che si chiama “attacco di panico” di cui è vittima, la cui origine e causa è ignota, mentre i “ragionamenti” che la persona fa in relazione a questo “mostro” venuto dal nulla, siano solo la sua reazione appunto all’attacco. Non è così. Sono proprio QUEI ragionamenti che la persona fa, ad alimentare il panico, perchè la persona sta pensando in MODO fobico e la paura genera paura. Lo stesso vale per la paura di perdere il controllo: è la paura di perderlo che lo fa perdere! Il classico gatto che si morde la coda. Ecco perché il primo passo, il fondamentale pre-requisito per cominciare un percorso di guarigione è OSSERVARE quello che si sta pensando…VEDERE le forme pensiero che si stanno costruendo in quel momento e come esse siano gravide di ansia parossistica che si scarica sulla mente della persona come un fulmine. Quando si capisce questo e lo si applica, allora si comincia a VEDERE come “gira” la mente e si scoprono appunto i NED (Nuclei Emotivi Disturbanti), cioè i pensieri che danno forza e virulenza alla paura, al panico, all’ansia, alla depressione e così via.